Resoconto ultimo incontro
30 Novembre 2009Abbiamo iniziato testando il simpatico portatile di casa Amstrad, questa volta arrivato fino a noi in “edizione francese” (tastiera Azerty). Le condizioni estetiche, pari al nuovo, non smentiscono la perfetta efficienza di questo originale elaboratore. (Sullo sfondo è possibile intravedere la versione italiana, già da tempo in nostro possesso.)
Le nostre attenzioni si sono poi rivolte a due (conciatissimi) Sinclair Spectrum+.
Questi due esemplari erano esposti in una sala giochi, appesi al muro con appositi ganci.
Nel primo caso le viti autofilettanti hanno attraversato la piastra madre in punti vitali, rendendolo inutilizzabile. Il secondo esemplare è invece rimasto miracolosamente illeso, ma le condizioni delle piattine della tastiera erano a dir poco pessime. Abbiamo tentato un trapianto, sperando, da due cadaveri, di ottenerne uno funzionante. Dopo un’ottimo inizio che ci ha permesso di vedere la schermata di avvio corretta, le nostre speranze purtroppo si sono arenate difronte ad i soliti problemi di tastiera, che spesso affliggono queste macchine.
Per superare questa delusione, ci siamo risollevati il morale, ripristinando un bel Commodore 64G, versione commemorativa uscita nel 1987, che recupera la forma del primo mitico C64 “color biscotto” mantenendo però un più moderno colore beige chiaro. Le condizioni iniziali decisamente gravi da un punto di vista estetico, sono in netto contrasto con l’interno che, una volta aperto, ha rivelato una macchina perfetta e pulitissima. E’ quindi bastato sostituire la tastiera ed un po’ di olio di gomito per riportare questa non comune versione agli antichi splendori.
La serata si è poi conclusa con il definitivo riassemblaggio dell’Acorn A3020, ormai in perfetta efficienza dopo il ripristino dell’hard disk e la sostituzione del floppy drive, e soprattutto, con l’analisi del MSE 1500 descritto nel post precedente.