Oculus Rift DK2 in azione !
9 Novembre 2014Dall’inizio di agosto, dopo aver avuto modo di provare uno dei più affascinanti oggetti tecnologici degli ultimi tempi, un pensiero rimbalza nella mente di due giovani membri del nostro gruppo: finalmente hanno trovato il modo per spendere un po’ delle mance raccolte fino ad ora.
Per celebrare degnamente l’arrivo del primo acquisto in società, hanno invitato anche i due fratelli minori.
L’unpacking unboxing del Developer Kit 2 di Oculus Rift è in effetti molto emozionante.
Questi occhiali per la realtà virtuale totalmente immersiva sono veramente affascinanti: pur non essendo ancora ufficialmente in commercio, potranno definitivamente cambiare il modo di giocare ai video-game.
Chi indossa gli occhiali ha la possibilità di sostituire le lenti con una versione a basso profilo, per ottenere più spazio all’interno del visore.
Sono decisamente più comodi e confortevoli rispetto alla versione DK1 che abbiamo avuto modo di provare qualche mese fa.
Numerose piccole demo lasciano intravedere le potenzialità di questo dispositivo, ma è con Assetto Corsa che le cose si fanno molto più serie.
Mi vedo costretto ad impegnarmi a fondo per verificare di persona che un uso prolungato non abbia alcun effetto collaterale per i bambini…. mica posso rischiare ! Cosa non farebbe un padre per preservare la salute dei propri figli.
In modo un po’ rocambolesco, fissiamo il sensore che permette di tracciare anche il movimento avanti ed indietro della testa. Si attiva così lo zoom: avvicinandosi al cruscotto virtuale si leggono meglio i dati, inoltre è possibile osservare l’abitacolo, riprodotto in ogni minimo dettaglio.
E’ così convincente che verrebbe voglia di provare a toccare i vari interruttori ed aprire lo sportello del porta oggetti per vedere se contiene qualche cosa.
Il settaggio è piuttosto complicato e non siamo ancora riusciti ad ottenere il massimo dettaglio.
Peccato che non si riesca a mantenere accesi sia i monitor sia gli Oculus.
Questo permetterebbe a chi attende impazientemente il proprio turno di gustarsi almeno la gara e apprezzare al meglio gli inevitabili commenti di stupore di chi si trova al volante.
Dopo qualche scossone trasmesso dalla pedana idraulica alla struttura reggi sensore (definirla struttura è quantomeno esagerato) quest’ultimo si stacca, mi ritrovo così a guidare come se fossi appeso alla portiera dell’auto, a pochi centimetri dall’asfalto che sfreccia oltre duecento chilometri all’ora. E’ stato veramente impressionante ! L’amico Beppe armeggia un po’ per fissare il tutto, mi sembra così di teletrasportarmi ora all’interno dell’abitacolo, ora sul cofano o addirittura in cima al tetto.
Guidare in queste condizioni è ridicolissimo, ma il risultato non è il massimo in termini di performance sul giro. Mi consola però il fatto che ho avuto modo di osservare i minuti particolari delle auto anche dalle angolazioni più insolite e devo ammettere che sono sempre ottimamente realizzate.
Bravi bimbi, proprio un bel giocattolo. Ora, dopo un paio d’ore di test approfonditi, potete provarlo in sicurezza… ma solo 5 minuti perché tra un po’ si mangia …sempre che mi passi questa leggera nausea.