Honeywell Uniplus – Unix Sistem V, e Paolo64 parte 4

3 Maggio 2013
  • Unix



Ieri sera è stata una serata fantastica, protagonista indiscusso l’ultimo arrivo: una macchina Honeywell basata su processore Motorola 68010, con Unix a bordo.

Regalataci da Beppe Patrizi dell’azienda Servin di Ravenna, che qui ringraziamo pubblicamente, si presenta in ottima condizioni e completa del terminale seriale Honeywell Vip 7251

Iniziano i riti propiziatori prima dell’accensione:
– attenta pulizia con il compressore, per rimuovere la polvere dall’interno. Effettuiamo questa operazione piuttosto velocemente, la macchina, a discapito dell’età, è veramente pulita e ben conservata.
– evitiamo di utilizzare il Variac, essendo l’alimentatore di tipo switching

Trepidanti, diamo corrente:

Per un certo periodo, che sembra durare un’eternità, non appare nulla sul terminale tranne un incoraggiante trattino – sul monitor a fosfori verdi….

Quando all’improvviso, ecco il boot !

Siamo tutti tesi… reggerà ? Nessun sibilo ne odore strano fuoriesce dal prezioso tower, attendiamo qualche secondo ed appare:

L’entusiasmo è alle stelle, di accingiamo a digitare i primi comandi quando all’improvviso:

Si sente uno scoppiettio, ed un filo di fumo bianco inizia ad uscire dal terminale. Lo stacchiamo subito dall’alimentazione.
Ma caspita ! Ci siamo concentrati sulla macchina principale per le verifiche del caso ed abbiamo un po’ trascurato il terminale….

Il fumo aumenta, assieme al caratteristico odore, decidiamo di spostarci al volo nel capannone per non appestare l’aria. Siamo tutti piuttosto abbacchiati ed intristiti. Ci sentiamo un po’ in colpa per non aver approfondito i controlli anche al terminale. Decidiamo subito di aprirlo per capire quanto è esteso il danno:

Ma come ! La scheda di alimentazione (sulla sinistra in verticale) non presenta nessun danno evidente, eppure l’odore è inequivocabile….

Ecco il colpevole, uno stupidissimo condensatore sull’alimentazione in ingresso, nascosto sotto ad un cartoncino, posto sulla base all’arrivo del cavo, proprio di fianco al trasformatore ! In 1 secondo, lo togliamo con il tronchesino.

Richiudiamo il tutto e si ritorna nella prima stanza.

Evviva ! Non ci sono parole per descrivere il nostro stato d’animo:

I comandi, grazie al fatto che la maggior parte di noi usa Linux tutti i giorni, sono piuttosto familiari.
Ci divertiamo a vedere quali sono presenti a quali mancano.
Modifichiamo alcuni alias che nei primi minuti ci hanno fatto rallentare (…in primis quello su ls !) ed esploriamo il contenuto del disco, purtroppo abbastanza privo di programmi, trovando un simpatico “banner”:

Rendiamo così ancora omaggio ai precedenti proprietari, e con un sorriso non esitiamo ad apportare una piccola modifica:

La macchina è estremamente affascinante e siamo tutti un po’ in adorazione, quando a un certo punto sento una frase:
“Incredibile, una macchina più vecchia di noi di qualche anno ….e nell’usarla ci si sente subito a casa !”

Considerando che è del 1985, la cosa mi ha raggelato facendomi sentire veramente vecchio, poi alzo lo sguardo verso il nostro “gruppetto dei fisici” da cui proveniva il commento e mi rendo conto del tempo che passa…. vabbè !

Contemporaneamente Gabriele, visto che Sergio era eroicamente presente anche se un po’ influenzato, ha preso in mano le redini del progetto Paolo64:

Pur essendo il primo giovedì del mese dedicato a questo argomento, la maggior parte di noi era distratta dalla grande star Honeywell quindi, senza strafare, il montaggio prosegue:

Spulciamo un po’ tra le vecchie mail che raccolgono i commenti scambiati tra Paolo e Michele, per recuperare le informazioni che non troviamo sugli schemi ma è un lavoro che soffre un po’ di frammentazione e le distrazioni ci impediscono di trovare la giusta concentrazione. Il prossimo mese vedremo di fare meglio e di dare un po’ più di supporto a Gabriele che con costanza e competenza sta facendo un ottimo lavoro.

Alle 02:30, un po’ a malincuore, le luci si spengono.

Al solito, il tempo è volato in un soffio ma ci siamo parecchio divertiti. Ora, superato il 25 aprile che malauguratamente è caduto di giovedì, non ci sono inciampamenti in vista, le attività proseguiranno a gonfie vele.