Apple(don’t)Talk

28 Agosto 2009
  • Resoconto




La serata di ieri ha riaperto ufficialmente i nostri incontri dopo la pausa estiva.
Ancora una volta abbiamo tentato di trovare un metodo per ricostruire i sistemi operativi e le utility necessarie a riportare in vita i vecchi Mac, sfruttando le immagini pubblicate sul sito Apple.
La procedura è molto meno semplice del previsto, infatti:

  • la casa di Cupertino ha da tempo abbandonato la consuetudine di dotare i propri computer di un lettore floppy,
  • esistono tre differenti formati: 400k, 800k e 1,4mb. Spesso l’introduzione di un nuovo standard rendeva molto velocemente obsoleto e non supportato il precedente,
  • i floppy drive sono motorizzati, con l’espulsione assistita e meccanicamente molto delicati

Ecco la cronaca dei nostri, infruttuosi e tragi-comici, tentativi:

  1. Connessione fisica Apple IIgs – PC
    Attraverso il software ADTpro ci siamo illusi di riuscire a raggiungere il risultato coinvolgendo solamente il PC WinXP contenente le immagini ed il IIgs destinatario, senza passaggi intermedi. Il fallimento è quasi sicuramente dovuto al fantasioso cavo utilizzato, assemblato partendo da un cavo per stampante e diversi adattatori (tra cui un dubbio gender changer) fino alla seriale del PC.
  2. Scrittura dell’immagine attraverso un LS120 USB connesso ad un G3
    L’arrivo di un bellissimo drive LS120 USB esterno per Mac ha riacceso le nostre speranze. E’ ben nota infatti la retro-compatibilità floppy di questa interessante alternativa all’IomegaZip, ma purtoppo, una volta connesso ad un G3, abbiamo scoperto che si limita al formato 1,4mb
  3. Tentativo di stabilire una AppleTalk tra un LC475 ed il PC
    Riportato in vita un LC475 dotato di scheda di rete RJ45 costruendo una finta pila da 3,6v, abbiamo provato a stabilire una AppleTalk con il PC Windows attraverso il software PcMacLan. Pare non essere compatbile con un Mac così vecchio.
  4. Tentativo di stabilire una AppleTalk tra un LC475 e un iBook G3
    Proviamo a raffinare questa teoria, coinvolgendo un bel portatile della stessa famiglia. Ma come dice il titolo di questo lungo post, i Mac non parlano.
  5. Masterizzazione di un CD in formato HFS con Linux per esser letto da un Apple IIci dotato di lettore CD SCSI esterno.
    Un disastrato IIci recuperato dallo scarrabile assieme ad un lettore CD esterno originale risolleva i nostri animi quando, dopo un lungo restauro,
    parte senza problemi. Inaspettatamente anche il lettore CD è perfettamente funzionante. Attraverso il comando Linux genisoimage -hfs -part -o creiamo un CD contenete tutte le nostre immagini nel vetusto formato HFS (non plus!), dopo averle scompattate opportunamente con Stuffit, versione per pinguino, i nostri sorrisi si spengono constatando che il floppy drive del IIci non funziona.
  6. Masterizzazione di un CD in formato HDC+ con Linux per essere letto da un PowerMacintosh 7100
    Passiamo ad un PowerMac, dotato di lettore CD. Questo esemplare monta però System 8.5 che ha perso la retro-compatibilità con i cd formattati con lo standard precedente. Prima di restare ancora una volta delusi, abbiamo testato il floppy drive ed il lettore CD interno che fortunatamente risultano funzionanti. Durante il prossimo incontro prepareremo un altro CD per tentare di chiudere questo difficle percorso.

Ormai ci sentiamo ad un passo dalla meta, una volta scoperta la strada, pubblicheremo nell’apposita sezione del wiki un how-to dettagliato per chi, come noi, si ritrova a dover risolvere questo difficile rompicapo con pochissima esperienza in ambito Mac.